Se non conoscete o volete saperne di più su la Certosa di Calci, a 13 km in auto dal centro di Pisa, vi invito a leggere questo articolo: sono certa che la prossima volta che verrete nella città della torre pendente dedicherete una mezza giornata a questa location assolutamente suggestiva.
Si tratta dell’ultima Certosa fondata in Toscana, datata 1366: si tratta di un ex convento certosino di clausura maschile dagli ambienti religiosi austeri e sontuosi trasformati oggi in un museo di proprietà dello Stato Italiano.
La struttura si compone di due parti: la Certosa Monumentale che comprende gli ambienti in cui vivevano i certosini fino ai primi del 1970, tutt’ora perfettamente conservati, e il Museo di Storia Naturale e del Territorio, gestito dall’Università di Pisa.
La visita alla Certosa parte dal suo cancello d’ingresso dal quale si accede al cortile interno e alla chiesa conventuale dei monaci certosini.
Il visitatore si aspetterebbe di entrare in un luogo religioso tipicamente 300esco. In realtà di trecentesco la chiesa ha mantenuto solo il pavimento originale, in marmo bianco delle Alpi Apuane, mentre tutto il resto è barocco. Oltre a questo, una grossa particolarità è che la chiesa è divisa in 2 parti: la parte più piccola posta all’ingresso era riservata ai fratelli conversi, che prendevano solo alcuni voti e gestivano la Certosa e le sue proprietà da un punto di vista manuale, mentre la parte più ampia della chiesa era riservata ai padri certosini, che rispettavano totalmente la regola originaria stesa da San Bruno del XI secolo e prendevano tutti i voti.
LA CHIESA DELLA CERTOSA DI CALCI È APERTA AL PUBBLICO SOLO IL 6 OTTOBRE IN OCCASIONE DI SAN BRUNO, FONDATORE DELLA CERTOSA.
La visita prosegue poi negli ambienti interni della Certosa, tra le cappelle in cui i certosini pregavano o officiavano la messa in solitudine, le celle private (12 in tutto, in quanto nella Certosa di Calci ci sono stati al massimo 12 padri certosini), il refettorio e ancora il chiostro e il piccolo cimitero, anch’esso separato tra padri e conversi.
E ancora nell’appartamento granducale e nella farmacia settecentesca dove i certosini lavoravano alla preparazione dei farmaci.
Alcuni dei dettagli che ho trovato particolarmente interessanti negli ambienti della Certosa sono stati:
- i pavimenti delle cappelle con giochi prospettici che ispirarono l’artista Escher.
- il refettorio con un bel gioco di prospettiva degli affreschi alle pareti: negli affreschi del Granduca Cosimo III e di Caterina de Medici, entrambi opere di Pietro Giarré, i tavoli infatti ti seguono mentre percorri la sala grazie ad uno stratagemma prospettico.
- l’affresco del gatto sulla parete di fronte alle scale di accesso alla foresteria della Certosa di Pisa. Il perché è il seguente: oltre al compito primario di tener lontani i topi, i gatti erano gli unici esseri viventi con i quali i certosini potevano interagire, e ce ne sono ancora oggi. Avevate mai pensato al perché si chiamasse “gatto certosino”?
- la bacheca delle prescrizioni con i compiti che il padre certosino stabiliva per i fratelli conversi: una sorta di Twitter dei nostri giorni, allora una comunicazione interna muta. Il sistema funzionava con delle asticelle sulle quali erano segnate (e lo sono tutt’oggi) le mansioni da svolgere.
- lo sportello delle celle, dal quale veniva servito il pranzo, che non è allineato per far sì che il padre certosino non vedesse mai il volto del converso.
La Certosa di Calci, come anticipato all’inizio dell’articolo, comprende anche il Museo di Storia naturale che occupa un’intera ala dell’edificio. Questa visita la consiglierei soprattutto alle famiglie con bambini,che restaranno entusiasti degli acquari coi pesci, gli scheletri di grosse balene e molto altro ancora.
Info e prenotazioni
La Certosa di Calci e il Museo di Storia Naturale si trovano in Via Roma 79 – Calci (Pisa).
Aperto tutto l’anno ad eccezione del 25 dicembre. Il 1° gennaio il Museo apre alle ore 15.00.
- Orario invernale (1 ottobre – 31 maggio): Dal lunedì al sabato: 9.00 – 19.00 Domenica e festivi: 9.00 – 20.00
- Orario estivo (1 giugno – 30 settembre): Tutti i giorni: 9.00 – 20.00
Prezzo del biglietto: maggiori info sul sito ufficiale
Il consiglio che mi sento di darvi è quello di prenotare una visita guidata, che deve essere prenotata in anticipo chiamando direttamente la Certosa al numero 050 2212970 / 80. Il costo di una visita con guida in italiano o inglese è di 3 euro a partecipante, per la durata di un’ora e mezzo.
Come raggiungere la Certosa di Calci
L’unico modo per arrivare alla Certosa da Pisa è l’auto. Ci sono i bus extraurbani ma questo spostamento può risultare molto scomodo.
Immagine di copertina – Photo credits: iStock by Borisb17