Nel 1911 l’imprenditore Cleopatro Cobianchi, di rientro da un viaggio a Londra, importò per la prima volta in Italia il concetto di lieu d’aisance e aprì a Bologna il primo Albergo Diurno.
Gli alberghi diurni erano strutture sotterranee dedicate all’igiene e alla cura della persona note per il design, le finiture e la bellezza degli arredi in stile Liberty e Art déco.
Non solo bagni pubblici, bensì veri e propri centri polifunzionali, molto vicini alla concezione moderna di centro benessere, che offrivano ai viaggiatori vari servizi in orario diurno come toilette, doccia e/o bagno in tina, deposito bagagli, lavanderia, parrucchiere e lucidatura di scarpe.
Gli alberghi diurni ebbero grande successo e diffusione negli anni ’20 e ’30 tanto che il modello bolognese venne replicato in numerose città italiane. Con il passare dei decenni, la maggior parte delle strutture vennero abbandonate o distrutte e oggigiorno ne restano davvero pochi.
Uno di questi è l’albergo diurno Cobianchi di Pisa, oggi sede dei bagni pubblici nei sotterranei delle Logge di Banchi, in Piazza XX Settembre, aperto nel 1926 e rimasto in attività fino al 1966. Quello stesso anno, infatti, la piena dell’Arno provocò danni ingenti che portarono alla chiusura definitiva dell’Abergo.
Nei decenni successivi la struttura ha versato in stato di abbandono ma, grazie a un intervento di restauro, nel 2012 una parte è stata restituita all’uso di bagni pubblici.
Dal 2022 l’ex albergo diurno è aperto al pubblico attraverso visite guidate o per visitare la mostra fotografica “Viaggio nella Pisa sotterranea” che ospita decine di foto tratte dall’omonimo libro di Sandro Noto e Federico Pellicci, redattori della rivista Seconda Cronaca. L’ingresso è libero e gratuito.
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Visitare i bagni pubblici sotto le Logge di Banchi consente di riscoprire non solo l’ex Albergo Diurno Cobianchi ma anche una Pisa quasi sconosciuta di inizio secolo scorso. Sebbene oggi resti solo l’ombra di quell’antica bellezza, entrando nei locali sotterranei un tempo elegantemente arredati si percepisce ancora quello che, fino a pochi decenni fa, era un luogo raffinato di design e benessere.
Scendendo lungo la scala in marmo, che collega il piano strada al piano interrato, si accede alla sala d’ingresso dove, in passato, si aprivano due lunghi corridoi che distribuivano ai vari locali. Oggi una parte, quella sulla destra, è stata restituita all’uso di bagni pubblici. L’altra è aperta gratuitamente ai visitatori interessati a scoprire gli ambienti dell’ex albergo diurno e la mostra fotografica.
Nell’atrio e nel corridoio, le pareti e il soffitto ancora oggi conservano il rivestimento con piastrelle in pasta di vetro bianche contrastate da strisce di piastrelle beige.
Il pavimento è in mosaico di gres a tre colori disposti a formare fasce, cornici e decori a disegno geometrico.
Camminando lungo il corridoio centrale si trovano le antiche sale da bagno rivestite in piastrelle di pasta di vetro bianca e turchese con disegno geometrico a formare strisce verticali concluse da una greca a scacchiera.
I locali si differenziavano tra prima e seconda classe a seconda degli accessori, delle finiture e degli arredi: si andava da quelli più piccoli con solo turca o wc, a locali con doccia e lavandino, fino alle sale da bagno con sanitari e vasca in ceramica e rubinetteria in ottone.
Altre sale erano adibite a una serie di servizi offerti ai clienti tra cui barbiere, parrucchiere, manicure, pedicure, deposito bagagli, lucidatura scarpe, servizio lavanderia e stireria.
I bagni pubblici nei sotterranei della Loggia dei Banchi a Pisa sono aperti dalla domenica al giovedì dalle 10:30 alle 19:30, venerdì e sabato dalle 10:30 all’1 di notte. Ingresso a pagamento: 0,50€.
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