Cosa comprare in Giappone: 18 souvenir da portare a casa

Souvenir dal Giappone, cosa comprare?
Impossibile fare un viaggio in Giappone e tornare a casa a mani vuote. Mai come in Giappone ho acquistato souvenir, oggettistica, regali per amici e parenti e chi più ne ha più ne metta. Inoltre di cose strane da comprare in Giappone ce n’è un’infinita. Ma in tutto questo mare magnum, cosa comprare in Giappone? In questo articolo trovate tante idee regalo su oggetti giapponesi e souvenir dal Giappone. Ecco cosa ho comprato io e cosa consiglio a voi di acquistare in Giappone.


Ciao, sono Francesca. Viaggiatrice e Travel Blogger dal 2009. Mi piace saltare da una capitale europea all’altra, ho un debole per gli Stati Uniti e da quando ho visitato il Giappone mi sono follemente innamorata dell’Oriente. In questo blog parlo di viaggi da oltre 15 anni e dispenso consigli utili per i viaggiatori come te. Buona lettura!


Cosa comprare in Giappone: 18 souvenir e oggetti giapponesi da portare a casa

Maneki Neko

Il Maneki Neko è un must have per chi è stato in vacanza in Giappone. Si tratta di una statuina giapponese a forma di gatto con una zampa alzata che si ritiene porti fortuna al proprio possessore. Si possono trovare Maneki Neko sia con la zampa alzata destra sia con la sinistra, e a volte entrambe. Il Maneki Neko con la zampa destra alzata è un porta fortuna legato al denaro, quello con la zampa sinistra alzata è di benvenuto agli ospiti e solitamente viene posizionato all’ingresso della propria abitazione. Si trovano spesso di colore bianco o nero e possono essere di dimensioni variabili, realizzati in ceramica o in porcellana ma i più belli sono ovviamente quelli fatti e dipinti a mano.

Costo: dai 1.500 Yen in su per quelli artigianali, quelli industriali sono più economici.

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Cosa comprare in Giappone
Photo © Francesca Turchi

Calzini giapponesi

I calzini giapponesi Tabi sono un must e sono ottimi come souvenir dal Giappone o regali da portare agli amici. Queste calze, di tutte le misure e di infinite fantasie, prevedono la divisione dell’alluce dalle altre dita del piede in modo che si possano indossare i geta, i tradizionali sandali giapponesi in legno.

Costo: si trovano da tutti i prezzi.

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Photo © Francesca Turchi

Daruma

Un altro porta fortuna giapponese è il Daruma, la bambola sferica di colore rosso venduta senza gli occhi. Il proprietario deve disegnare la pupilla dell’occhio sinistro esprimendo un desiderio. Il secondo dovrà essere dipinto solo quando il desiderio si avvererà.

Costo: si trovano a partire da 300 Yen ma il prezzo dipende dalla loro grandezza.

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Photo © Francesca Turchi

Bacchette giapponesi

Le bacchette tradizionali giapponesi (Hashi) sono realizzate in legno laccato con una estremità appuntita e sono disponibili in diverse dimensioni (in genere per uomini, donne, bambini e anche per mancini). Sono spesso vendute in set e sono un ricordo utile soprattutto per coloro che amano il cibo giapponese.

Costo: ne troverete milioni di tipi. Io ho optato per un set di 5 bacchette colorate con cofanetto porta-bacchette incluso al costo di 1.200 Yen.

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Photo © Francesca Turchi

Poggiabacchette

I poggiabacchette giapponesi (Hashioki) sono un accessorio indispensabile se avete acquistato le bacchette per il cibo giapponesi e volete utilizzarle per mangiare a casa (e quindi non averle solo come mero souvenir dal Giappone). Ricordate infatti che le bacchette non vanno mai posate sul tavolo ma sull’apposito hashioki. I poggiabacchette possono essere di vario tipo e materiale ed avere svariate forme: da quelli classici in ceramica, legno o vetro a quelli a sassolino fino a quelli più fantasiosi a forma di animali.

Costo: il prezzo può variare ma mediamente si va dai 300 Yen in su.

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Photo © Francesca Turchi

Ciotole e ciotoline

Di ciotole e ciotoline se ne trovano a bizzeffe e da tutti i prezzi. Se volete fare un regalo impegnativo alcune di quelle tradizionali fatte a mano sono oggetti molto apprezzati dagli amanti di queste cose anche se sono abbastanza costose. Altrimenti si trovano anche più economiche ma ugualmente belle.

Costo: il prezzo è variabile. Un buon consiglio è quello di acquistarle da Daiso ossia i negozi 100 Yen Shop dove si trovano tantissimi oggetti giapponesi per la casa ma non solo, tutto a meno di 100 Yen.

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Photo © Francesca Turchi

Furin

Il termine furin significa campanella al vento. Si tratta di una campana di vetro o di metallo, risalente al periodo Edo, che di solito viene appesa davanti alla finestra o alla porta così da tintinnare a ogni folata di vento. Sotto ci vengono attaccate delle strisce di carta di riso o di tessuto sulle quali possono essere raffigurati paesaggi o scritte delle frasi. Nel nostro, acquistato a Kamakura, la scritta riporta proprio il nome della città. Quando il vento fa muovere la parte inferiore della campana, il furin emette uno dei suoni tradizionali (più belli) del Giappone.

Costo: non sono molto economiche ma il prezzo può variare in base al materiale e alla grandezza.

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Photo © Francesca Turchi

Teiera in ghisa

La teiera in ghisa giapponese: la teiera per eccellenza. Forse uno degli oggetti giapponesi che più spesso si associano ai souvenir da portare a casa dal Giappone, soprattutto se si ama il tè (green tea o tè matcha). È stato l’ultimo acquisto che ho fatto in Giappone, in aeroporto a Tokyo Narita. Non potevo lasciare il paese del Sol Levante senza di lei.

Costo: il prezzo varia in base alla grandezza e alle finiture della teiera. Un buon prezzo è attorno ai 5.000 Yen.

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Photo © Francesca Turchi

Set per fare il Tè Matcha

Per chi anche a casa vuole cimentarsi in una simil-cerimonia del tè, uno tra i souvenir più tradizionali in assoluto è il set che comprende la scatola di vero tè Matcha e il Chasen, un frullino di bambù che serve a mescolare il tè Macha in polvere con l’acqua bollente. Il suo completamento ideale è la ciotola per bere il tè Matcha (solitamente sono bellissime, realizzate a mano in ceramica smaltata e hanno una “faccia” decorata, quella che durante la cerimonia del tè viene rivolta verso l’ospite e dalla quale non bisogna bere).

Costo: il set Tè Matcha con Chasen costa circa 1.000 Yen. Le ciotole, specialmente se realizzate in una delle fabbriche giapponesi, costano dai 2.500 Yen in su.

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Photo © Francesca Turchi

Kaishi

I Kaishi sono i fogli di carta utilizzati come tovaglioli dai partecipanti alla cerimonia del tè. Se avrete modo di partecipare a questa suggestiva cerimonia giapponese, come ho fatto io a Kyoto, portatevi a casa questi coloratissimi souvenir dal Giappone.

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Photo © Francesca Turchi

Maschere giapponesi del teatro Nō

Le maschere giapponesi hanno una grande valenza simbolica nella cultura nipponica. Fanno parte infatti delle maschere più famose del teatro Nō, che sono circa duecento e raffigurano solitamente ritratti di personaggi femminili o non umani come divinità, demoni o animali. Fra queste si distinguono le antiche divinità giapponesi Tengu, spiriti della montagna e delle foreste rappresentati come uomini-uccello dal volto rosso e dotati di un lungo naso prominente. Tra tutte, è proprio questa la maschera Nō che abbiamo deciso di portarci a casa come ennesimo souvenir dal Giappone.
Essendo maschere ornamentali, e non solo usate per cerimonie o altre forme d’intrattenimento, in Giappone troverete repliche di maschere Noh sia nei negozi di souvenir sia nelle botteghe o nei negozi di artigianato.

Costo: possono avere prezzi variabili, dipende se si tratta di maschere industriali (circa 1.000 Yen) o realizzate a mano in legno o in ceramica. In questo caso i prezzi sono molto più alti.

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Maschera Tengu – Photo © Francesca Turchi

Sarubobo

Tipico della città di Takayama, nelle Alpi Giapponesi, il Sarubobo è una bambolina porta fortuna dalla forma umana ma senza volto. È un amuleto portafortuna che tradizionalmente viene regalato dalle nonne ai nipoti ma possono anche essere donati come auspicio per un matrimonio felice e figli buoni ad una figlia maritata da poco. Quella classica è di colore rosso ma ne esistono di altri colori ciascuno con un significato: blu (successo a lavoro o scuola), rosa (amore), verde (salute), giallo (soldi), nero (per proteggersi dalla sfortuna).

Costo: vengono venduti sia nei negozi sia alle bancarelle del mercato di Takayama a partire da circa 500 Yen l’uno.

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Photo © Francesca Turchi

Maschere giapponesi per il viso

Se andate in Giappone sappiate che in genere le profumerie fungono anche da farmacie e non potrete resistere agli scaffali dei cosmetici tipicamente giapponesi. Ho visto cose che noi occidentali… ! Prime tra tutte le maschere per il viso. Ne esistono di ogni tipo: idratanti, nutrienti, ringiovanenti, rilassanti, che ti rendono la pelle liscia come quella di un neonato. Capite bene che diventano un souvenir ideale da fare come regalino economico per le amiche.

Costo: tra le maschere per il viso più popolari ci sono le LuLuLun. Rientrata dal Giappone ho scoperto che si possono ordinare anche online.

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Photo © Francesca Turchi

Momiji Manjû tipici di Miyajima

Tra le cose da mangiare in Giappone, specialmente se visitate l’isola di Miyajima situata di fronte ad Hiroshima, non si possono non citare i dolcetti tipici momiji manjû: una piccola torta a forma di foglia d’acero giapponese ripiena di pasta di fagioli rossi azuki, tè verde, cioccolato e molti altri gusti. Vengono venduti sia singolarmente sia in confezioni regalo e sono uno dei souvenir ideali da portare a casa come ricordo di una visita a Miyajima (io li ho adorati e in Italia non sono mai arrivati, li ho mangiati tutti prima!).

Costo: le singole porzioni costano circa 90 Yen, le confezioni variano in base al numero di momiji manjû.

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Photo © Francesca Turchi

KitKat a centinaia di gusti

l KitKat della Nestlé in Giappone non sono un mero snack al cioccolato. Potevano forse i giapponesi non avere un’offerta di centinaia di gusti? Figuriamoci! Se ne trovano infatti ai gusti the matcha, azuki (fagioli rossi), wasabi, cheesecake, lampone, caramello, peperoncino, fragola e molti molti altri. Capite bene quindi che i KitKat giapponesi si prestano benissimo per essere portati a casa come souvenir davvero tipico vista la stranezza dei gusti messi in commercio nel Paese del Sol Levante.

Costo: i KitKat giapponesi si possono acquistare nei supermercati o nei conbini ma anche negli aeroporti o nelle stazioni. Vengono venduti in confezioni in cartone o in buste che contengono 12 mini-porzioni di KitKat, più piccole rispetto alle barrette a cui siamo abituati. I prezzi variano in base ai gusti e alle confezioni. E quando i KitKat finiscono? Perché prima che poi finiranno, ahimè. Sappiate che si possono acquistare dall’Italia attraverso vari shop online ma i prezzi ovviamente sono più alti.

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Photo © Francesca Turchi

Souvenir per i fan di manga e anime giapponesi

Per gli amanti dei manga (fumetti) e delle anime (la loro versione animata e/o cinematografica) trovare e acquistare i titoli del cuore in versione originale in giapponese è un sogno che si realizza. Basti pensare a Ken il Guerriero o Holly e Benji (in giapponese Kyaputen Tsubasa) giusto per fare un paio di nomi. Dato che si trovano solo in Giappone sono un souvenir perfetto da auto-regalarsi o da fare ad un vero appassionato.

Costo: i costi sono variabili ma mediamente possiamo dire che sono economici.

Cosa comprare in Giappone
Photo © Francesca Turchi

Souvenir per appassionati di Action Figure

Per gli appassionati delle costosissime Action Figure il Giappone è il paese dei balocchi. Qui infatti si ha una vastissima offerta – da Gundam a One Piece passando dai Cavalieri dello Zodiaco – che probabilmente in Italia o non si trovano o hanno prezzi piuttosto alti, mentre in Giappone sono molto più abbordabili. Questo vale non solo per gli acquisti da fare ad Akihabara o a Nakano Broadway nella città di Tokyo ma anche nei negozi specializzati o nei second hand shop di tante altre città giapponesi come Osaka, Hiroshima e Kyoto.

Costo: il prezzo dipende dall’Action Figure e da molte variabili. Ma in linea generale in Giappone si riesce ad acquistarli a prezzi ottimi rispetto ai costi più elevati con cui si trovano comprandoli in Italia.

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Ph. @salvoleo

Cose inutili che non farai a meno di comprare

Sarà inevitabile. Vedrete infatti che ogni negozio o grande magazzino in Giappone avrà un qualcosa di unico che vi farà esclamare “Wow che figo!“. Un qualcosa che pensandoci bene non userete mai o sapete essere assolutamente inutile ma che magicamente si ritroverà nelle vostre mani, davanti alla cassa e poi dentro la vostra valigia.

Se ve lo state chiedendo, ebbene sappiate che sì, non ho resistito a comprare lo stampino a forma di gattini per fare le polpettine di riso.

Cosa comprare in Giappone
Photo © Francesca Turchi

TIPS ☞ In Giappone nei grandi magazzini o nei negozi di elettronica, presentando il passaporto avrete l’8% di sconto sul prezzo del acquisto (Tax Free). Inoltre pagando con la carta di credito avrete un ulteriore sconto (la carta di credito deve appartenere alla stessa persona indicata sul passaporto).

E voi, quali souvenir dal Giappone avete portato a casa o vorreste comprare dopo aver letto questo articolo? Fatemi sapere nei commenti.

Disclaimer: all’interno di questo articolo trovate link affiliati. Questo significa che per gli acquisti effettuati tramite i miei link io ricevo una piccola commissione senza alcun costo aggiuntivo per voi. Così facendo supporterete questo blog e il lavoro che si nasconde dietro ogni articolo pubblicato. Grazie! ♥

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Francesca Turchihttps://www.travelstales.it/
Francesca Turchi è una travel blogger dal 2009 e da oltre 15 anni si occupa di comunicazione e creazione di contenuti per il web. Francesca è la fondatrice e la proprietaria di travelstales.it, uno dei blog di viaggi più seguiti in Italia. Francesca è una viaggiatrice esperta che ama saltare da una capitale europea all’altra, ha un debole per gli Stati Uniti e da quando ha visitato il Giappone si è follemente innamorata dell’Oriente. Sebbene abbia visitato il mondo in lungo e in largo, crede che nessun posto al mondo sia bello come la sua Toscana. Francesca ad oggi ha visitato 29 Stati in tutto il mondo.

Commenti

    • Ciao Araldo,
      prima di partire per il mio viaggio in Giappone mi sono informata con l’Ufficio Armi per capire come funziona la questione dell’acquisto di armi, quali la katana, in Giappone e ahimè è un problema. Ti spiego.
      In linea teorica tu puoi acquistare una katana
      o simili in Giappone, il problema si pone una volta in aeroporto.
      Le spade col filo (affilate) sono a tutti gli effetti armi e non se ne parla.
      Quelle senza filo fino a qualche anno fa entravano in Italia: la frontiera italiana le bloccava e non le faceva entrare, occorreva andare in Questura e richiedere all’Ufficio porto d’armi una autorizzazione che autorizzasse il trasporto tra l’aeroporto e casa.
      Oggi invece sia il Giappone che la Thailandia non le fanno proprio partire: è la frontiera giapponese che le blocca.
      Il rischio quindi è quello di acquistare armi giapponesi, spendere molti soldi (considera che le katana sono piuttosto costose) e poi te le requisiscano in aeroporto in Giappone.
      Spero di esserti stata di aiuto anche se la risposta non è quella che speravi.
      Un saluto

  1. Salve bella gente, il mio sogno è proprio di visitare il Giappone, andare a vedere Sakura, bere il tè, assaggiare la loro cucina e comprare il chihuahua giapponese (sono particolarmente belli)! QUESTO IL MIO SOGNO.

    • Grazie Patrick. Eh beh qualcosa dovevo pur lasciarlo fuori, così ho la scusa per tornare al più presto in Giappone, no? 😀
      Un abbraccio e grazie per esser passato di qui!

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