Quella volta che ho dormito a casa di una famiglia marocchina a Marrakech

Recentemente sono tornata a Marrakech per un’occasione davvero speciale!
Se mi avete seguita su Instagram sapete che mia mamma è andata in pensione e come regalo ho deciso di portarla in viaggio a Marrakech.

Chi di voi mi conosce da tempo sa che questa non è un’esperienza nuova per me: in questi anni ho portato i miei genitori in viaggio con me varie volte: forse ricorderete il viaggio a Parigi e a Madrid oppure di quando ho portato mio padre all’Oktoberfest. Personalmente è un modo di viaggiare che mi piace e grazie al quale mi sembra di ricambiarli di un qualcosa che loro hanno fatto per me per anni fin da quando ero piccola. Prima erano loro a farmi viaggiare, ora lo faccio io.

In questo articolo oggi voglio condividere con voi il mio soggiorno a Marrakech a casa di una famiglia marocchina. E tutto ciò che mi è rimasto nel cuore da questa esperienza unica.

Homestay a Marrakech: la mia esperienza di viaggio a casa di una famiglia marocchina

Devo ammettere che per me è stato bello tornare a Marrakech, visitare per la seconda volta la Città Rossa e alcuni dei suoi luoghi meno turistici e scoprire la vicina città bianca e blu di Essaouira. Ma la parte che ho preferito dell’intera esperienza è stata la famiglia che ha ospitato me e mia madre grazie alla quale abbiamo sperimentato in un modo molto più profondo la vera cultura marocchina vivendo come dei locali.

La famiglia che ci ha ospitato in Marocco, in una città vicina a Marrakech, è una bella famiglia composta da padre, madre, un bambino di 4 anni, la nonna, lo zio e due domestiche. Per gli standard marocchini, una famiglia benestante ecco.

La casa in cui abbiamo alloggiato è una tipica abitazione rurale in stile marocchino con tetto piatto, suddivisa su 2 piani e un magnifico spazio esterno con tanto di giardino con alberi da frutto.

casa marocchina
Photo © Francesca Turchi

L’interno della casa è enorme, composto da numerosi ambienti e camere. Anche gli arredi sono quelli tipici di una casa marocchina con l’entrata e i corridoi arricchiti di ceramiche artigianali, tappeti berberi e tendaggi ovunque e raffinati divani marocchini con lavorazioni accuratissime.

Il vero cuore della casa marocchina è il salotto, un ambiente esclusivamente pensato per l’accoglienza non solo per conversare ma per dare la possibilità agli ospiti di riposare.

casa marocchina
Photo © Francesca Turchi

Nella casa in cui abbiamo alloggiato era presente un’ampia zona giorno con un salotto centrale, circondato da colonne alte almeno 6 metri, e un altro salotto (quello che utilizzavamo per consumare i pasti comuni) realizzato con divani disposti per tutto il perimetro delle pareti con ai lati dei tavolini per offrire il tè.

casa marocchina
Photo © Francesca Turchi

Per 3 giorni io e mia madre abbiamo vissuto nella loro casa e siamo entrate a far parte della loro vita quotidiana, come se improvvisamente facessimo parte della loro famiglia.

Ci siamo tolte le scarpe per camminare nella zona giorno (sui tappeti si cammina sempre scalzi!).

Abbiamo imparato a conoscere e adattarci alle abitudini che i marocchini hanno a tavola. Per esempio ho scoperto che, prima di cena, in Marocco è buona usanza far lavare le mani agli ospiti seduti a tavola prima del pasto comune. Ogni sera la moglie arrivava a tavola con una tradizionale brocca con vassoio in bronzo marocchino, noi tendevamo le mani e lei versava l’acqua cosicché ciascuno potesse lavarsi le mani prima di iniziare a mangiare.

lavarsi le mani marocco
Photo © Francesca Turchi

Ho scoperto che le posate in Marocco vengono usate pochissimo poiché si mangia con le mani, spesso attingendo tutti dallo stesso piatto posizionato in mezzo alla tavola. Vi basti sapere che una sera a cena la moglie aveva preparato quattro polli (uno a testa!) e una volta messo il piatto al centro della tavola abbiamo iniziato a mangiarli utilizzando le mani per spezzettarli.

pollo limone marocco
Photo © Francesca Turchi

Ho fatto incetta di piatti tradizionali marocchini cucinati in casa. Come el khobz, il tradizionale pane arabo che non manca mai sulla tavola in Marocco, la ricca colazione a base di pane, olio, miele, marmellata, burro e latte con il grano fino al cous cous e ai tradizionali tajine.

colazione marocchina
Colazione marocchina – Photo © Francesca Turchi

Mi sono incantata ad osservare il modo affascinante con cui i marocchini servono il the alla menta, alzando in alto la teiera in modo da creare la schiuma nel bicchiere e facendo 3 o 4 travasi in modo che il the si insaporisca.

the alla menta marocchino
Photo © Francesca Turchi

Sono andata a fare la spesa in un centro commerciale del posto e ho comprato – tra le altre cose – il the marocchino (molto più economico di quello che si trova nei souk di Marrakech). Difatti una delle cose che più adoro fare quando viaggio è entrare nei supermercati per scoprire le abitudini alimentari del Paese. Una cosa che a Marrakech non avevo ancora fatto poiché in centro non si trovano molti supermarket.

Infine l’esperienza più unica: quella del tradizionale rito dell’hammam, dove uomini e donne vanno quotidianamente per lavarsi. Grazie a questa famiglia marocchina abbiamo potuto vivere appieno questo rito entrando in un hammam di paese insieme alla moglie che ci ha spiegato cosa fare, come comportarci e come lavarci secondo il rito islamico.

hammam marrakech
Photo © Francesca Turchi

Grazie a questo soggiorno nella casa di una famiglia marocchina ho avuto modo di vivere, conoscere e sperimentare le usanze tipiche del Marocco e, una volta tornata a casa, posso dire di aver collezionato tante esperienze e ricordi di inestimabile valore.

Voi avete mai provato l’esperienza di dormire a Marrakech a casa di locali o alloggiare presso gente del posto mentre eravate in viaggio? È un tipo di esperienza che vi piace o vi piacerebbe fare? Fatemi sapere nei commenti.

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Francesca Turchihttps://www.travelstales.it/
Francesca Turchi è una travel blogger dal 2009 e da oltre 15 anni si occupa di comunicazione e creazione di contenuti per il web. Francesca è la fondatrice e la proprietaria di travelstales.it, uno dei blog di viaggi più seguiti in Italia. Francesca è una viaggiatrice esperta che ama saltare da una capitale europea all’altra, ha un debole per gli Stati Uniti e da quando ha visitato il Giappone si è follemente innamorata dell’Oriente. Sebbene abbia visitato il mondo in lungo e in largo, crede che nessun posto al mondo sia bello come la sua Toscana. Francesca ad oggi ha visitato 29 Stati in tutto il mondo.

Commenti

  1. Buongiorno! Molto piacevole la lettura della tua esperienza. Io sono da poco tornata da un viaggio di un mese a Bali in solitaria vivendo con la gente del posto. Ad aprile maggio approfittando dei voli low cost di ryanair vorrei fare una settimana o dieci giorni in Marocco e fare la tua stessa esperienza. Hai la possibilità di fornirmi recapito di questa famiglia che ti ha ospitato o di altre? Inoltre desideravo chiederti il costo giornaliero di vitto e alloggio. Grazie e complimenti ancora soprattutto per il pensiero di portare la mamma con te!!

    • Ciao Pola, mi fa piacere sapere che il racconto della mia esperienza presso una famiglia marocchina ti abbia invogliata a farla tu stessa.
      Dormire nelle case private è il migliore modo per entrare davvero nel tessuto locale. È un’esperienza che ti consiglio davvero di vivere!
      Nel mio caso specifico, la famiglia che ci ha ospitate è una famiglia di amici, o meglio, persone che mia mamma conosce da anni e che ci ha ospitato.
      Ma sui siti di couchsurfing trovi molte soluzioni in tutto il mondo!

  2. Mi hai proprio riportato alla mente la vacanza dello scorso anno e la foto della casa mi ha ricordato un meraviglioso tappeto che ho portato da là! Grazie

  3. Ti avevo promesso la mia opinione su instagram, te la lascio qui. Quando viaggio mi piace sentirmi libera e autonoma ed è per questo che difficilmente viaggio in gruppo o vado a dormire da amici. Ciò nondimeno trovo davvero interessante e piacevole la tua esperienza il cui racconto ho letto d’un fiato. Ho risentito alcuni profumi di Marrakech che ho tanto amato come quello del pane caldo e del the. Ah a proposito…Anch’io adoro sbirciare nei supermercati!

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