Oggi l’Elba Social Media Team ha iniziato la sua seconda giornata a Capoliveri con una bella escursione mattutina alle miniere di Calamita, il giacimento di ferro più grande di Italia.
Il nostro tour ha avuto inizio dal promontorio del monte Calamita, a Capoliveri, dove si trova il Museo della Vecchia Officina – nel quale non siamo potuti entrare per questioni di tempo. Da lì siamo saliti a bordo del bus navetta che ci ha condotti nella zona conosciuta col nome di Costa dei Gabbiani, circondata da vigneti da cui si ricavano il buon aleatico elbano, il passito e il vino rosso, fino a raggiungere la famosa miniera sotterranea del Ginevro.
Durante il breve tragitto in bus dal museo alla miniera la nostra bravissima guida capoliverese, Caterina, ci ha raccontato la storia della miniera di Capoliveri, la cui nascita risale all’epoca degli Etruschi, ben 2.000 anni fa.
Fino al 1981, anno in cui la miniera di Capoliveri venne chiusa, questo grande giacimento di magnetite, il minerale con la più alta percentuale di ferro, era l’unica fonte di economia dell’Isola d’Elba. Tutt’oggi, sull’intera isola esiste un campo di deviazione magnetica dovuta alla presenza di questo grande giacimento minerale.
La galleria sotterranea del Ginevro si estende per 7 km su 3 livelli: il più profondo raggiunge i 54 metri sotto il livello del mare. Noi dell’Elba Social Media Team abbiamo visitato il primo livello della miniera, lungo circa 1 km. La temperatura all’interno della galleria si mantiene sui 18°C.
Il giacimento di magnetite è orientato verso nord, con due grandi voragini laterali: la prima è alta 100 metri, larga 40 e profonda 80; la seconda, invece, si presenta in modo completamente diverso. A seguito del crollo del 1975, avvenuto a causa della composizione rocciosa mista della miniera, la voragine lascia entrare luce naturale dal suo soffitto. Questa apertura verso l’ambiente esterno altera la temperatura interna costante.
Dal secondo dopoguerra al 1981 i minatori hanno “coltivato” la magnetite per mezzo di tecniche estrattive quali l’antica perforatrice ad aria compressa e la laveria, un insieme di frantoi aventi la funzione di frantumare i minerali grazie all’attività dell’acqua.
Un’escursione davvero interessante quella alle miniere di Calamita a Capoliveri. E pensare che abbiamo visitato solo il 1° livello della galleria sotterranea del Ginevro. La prossima volta li faremo tutti e 3.
grazie per questo bel post … adesso vi aspetto tutti in escursione
Ciao Caterina, quando ritornerò a Capoliveri una nuova gita “completa” alle miniere sarà d’obbligo! 😉
cari amici, avete avuto un’idea bellissima, quella di far conoscere le miniere più affascinanti d’italia, anche perchè c’è il mare intorno che aiuta a rendere il paesaggio molto più bello. ho saputo che vorrebbero farci un “paese” ma non posso credere che un mondo di duemila anni di storia si riduca a diventare una colata di cemento che per 9 mesi l’anno vuoto deturperebbe il paesaggio. spero che tutto ciò possa essere fermato!
Bel post! A maggio 2011 dovrei tornarci con la famiglia e una visita alla miniera non me la farò mancare!