Cosa sapere prima di partire per Philadelphia
Uno dei requisiti necessari per entrare negli Stati Uniti, quindi per visitare la città di Philadelphia, è essere in possesso del passaporto con microchip elettronico con validità residua di almeno 6 mesi.
Inoltre, per tutti i viaggi per turismo negli USA è obbligatorio ottenere una autorizzazione ESTA (Electronic System for Travel Authorization) che sostituisce il visto turistico. L’ESTA deve essere fatta online prima di partire, ha un costo di 21$ e una validità di 2 anni.
Un’altra raccomandazione quando si viaggia in paesi come gli Stati Uniti, dove la sanità è privata, è quella di stipulare una polizza assicurativa. L’assicurazione di viaggio non è obbligatoria ma è fortemente consigliata per tutelarvi in caso di emergenze mediche ma anche di cancellazione del volo o perdita del bagaglio.
Come arrivare a Philadelphia
Sono numerose le compagnie aeree che offrono voli per Philadelphia partendo dall’Italia. Esistono comodi voli diretti in partenza dagli aeroporti di Roma Fiumicino e Venezia Marco Polo che hanno costi a partire da circa 600€ A/R. Altrimenti è possibile scegliere un volo con uno o più scali in partenza da altri aeroporti italiani. Ricordatevi però che il prezzo dei voli varia notevolmente a seconda della stagione, della compagnia aerea, della classe di viaggio e della flessibilità delle date. In generale, il mio consiglio è quello di prenotare il volo con largo anticipo.
Cosa vedere a Philadelphia
Philadelphia offre numerose attrazioni, dai luoghi della Storia Americana a prestigiosi musei, come la Barnes Foundation e il Philadelphia Museum of Art, passando per la street art e i luoghi di Rocky Balboa.
Ecco un itinerario di due giorni che raccoglie le principali cose da vedere a Philadelphia.
GIORNO 1
La prima giornata a Philadelphia non può che iniziare dall’Independence National Historical Park, il cuore pulsante della storia americana. Qui potrai visitare l’Independence Hall, dove fu firmata la Dichiarazione d’Indipendenza, e la Liberty Bell, simbolo di libertà. Da non perdere anche il National Constitution Center, un museo interattivo dedicato alla Costituzione degli Stati Uniti.
Nel pomeriggio, visita la Ross Betsy Ross House, la casa della patriota che ha cucito la prima bandiera a stelle e strisce, e poi raggiungila pittoresca Elfreth’s Alley, una storica strada acciottolata con case risalenti al XVIII secolo.

GIORNO 2
Il secondo giorno alla scoperta di Philadelphia è dedicato all’arte e alla cultura. Inizia visitando il Philadelphia Museum of Art, famoso per la sua iconica scalinata resa celebre dal film “Rocky” e per ospitare una collezione di oltre 200.000 opere d’arte tra cui dipinti di artisti quali Cézanne, Van Gogh, Picasso, Dalì, Monet e Botticelli.

Da non perdere, inoltre, è La Barnes Foundation, una delle più importanti collezioni di opere d’arte tra l’800 e il ‘900 che ospita dipinti di Renoir, Cézanne, Matisse, Picasso e Van Gogh.

Per pranzo recati al Reading Terminal Market, il mercato più antico di Philadelphia dove trovi oltre 80 bancarelle dove fermarti a mangiare. Da provare assolutamente è il famoso cheesesteak (un panino farcito con carne, formaggio, cipolle, funghi, bacon, insalata, pomodoro e salse) mentre per un souvenir da portare a casa i prodotti degli Amish del Lancaster sono l’ideale.

Philadelphia è conosciuta come la città dell’amore. Pertanto una tappa imperdibile è il Love Park (ufficialmente JFK Plaza), un’iconica piazza dove si trova la Love Statue, la famosa scultura LOVE realizzata dall’artista Robert Indiana.

Inoltre, se sei un fan di Rocky Balboa potresti prenotare un taxi e raggiungere il quartiere di North Philadelphia per vedere i luoghi più famosi dei film come la casa di Rocky, la palestra di Mickey e il negozio di animali di Adriana.
Inoltre, se sei un fan di Rocky Balboa potresti prenotare un Uber e raggiungere il quartiere di North Philadelphia per vedere i luoghi più famosi dei film come la casa di Rocky, la palestra di Mickey e il negozio di animali di Adriana.
Immagine di copertina – Credit depositphotos.com: Photo by paulbradyphoto
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