Vacanze nei masi in Trentino Alto Adige

Masi Gallo Rosso in Trentino: ospitalità contadina e tante cose buone

Trascorrere una vacanza in un maso altoatesino è come balsamo per l’anima.
L’immagine che più simboleggia i quattro giorni che abbiamo trascorso in Trentino Alto Adige durante le nostre vacanze in maso è un mix equilibrato di natura e relax, il ritmo lento del trascorrere delle giornate, l’aria fresca, i sapori genuini e l’accoglienza dei contadini.
Vivere una vacanza in luoghi così non può che far(ci) bene.

Cos’è un maso?

Il maso è una tipica costruzione rurale del Trentino Alto Adige dove vive una famiglia di contadini.

Dal 1999 Gallo Rosso è il marchio, creato dall’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi, che riunisce oltre 1600 agriturismi e masi nella provincia di Bolzano il cui scopo è quello di sostenere lo sviluppo di attività contadine legate all’ospitalità da affiancare a quelle tradizionali del maso in modo che i contadini non debbano cercare un secondo lavoro e possano restare il più vicino possibile alla propria terra e tramandare questa tradizione altoatesina.

Esistono quattro tipologie di maso: i masi agriturismo che offrono alloggio, le osterie contadine dove poter mangiare con gusto, i masi che vendono prodotti gastronomici tipici e genuini realizzati con prodotti del maso e i masi che producono artigianato contadino.

I masi Gallo Rosso si riconoscono grazie alla targa con dipinto un gallo rosso e dei fiori, da 1 a 5, che rappresentano il livello di qualità dei servizi che il maso è in grado di offrire ai propri ospiti.

La nostra esperienza nei masi Gallo Rosso in Alto Adige

Durante le nostre vacanze in Trentino Alto Adige io e Leonardo abbiamo vissuto l’esperienza contadina in 5 masi Gallo Rosso. Una vacanza vera e autentica all’insegna del relax che ci ha consentito di avvicinarci allo stile di vita dei contadini sudtirolesi, assistere alla vita produttiva del maso e approfondire la storia e le tradizioni del luogo.

1. Maso Bucherhof a Marlengo

Il Bucherhof a Marlengo è l’agriturismo in cui abbiamo alloggiato per 4 giorni. Un bellissimo maso con frutticoltura e viticoltura (che ambisce a ottenere 4 fiori Gallo Rosso) immerso tra frutteti e vigneti e circondato da un panorama mozzafiato sulla Valle dell’Adige e la città di Merano, da cui dista soli 5 km.

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Photo © Francesca Turchi

La famiglia Ladurner vive in questo maso dal 1620 e oggi sono i contadini Luise e Georg a portare avanti la tradizione con i propri ospiti, in un maso completamente ristrutturato che vanta anche una piscina con vista panoramica.

L’ospitalità qui è tutto. C’è cura e amore in ogni dettaglio.
Nelle camere con il pavimento in legno e il letto, anch’esso in legno, realizzato dal padre di Luise.
Nella kaiserschmarrn, la frittata dolce tipica altoatesina che ci è stata offerta come merenda al nostro arrivo.
Nella rosa fresca, posta ogni mattina su ciascun tavolo come a dare un personale “Buongiorno”.
Nella colazione contadina preparata dalla sapienti mani della mamma di Luise, un vero un tripudio di cose buone: succhi di mela e frutta e confetture di frutta prodotti nel maso, torte, uova delle proprie galline e perfino il pane fresco preparato dalla contadina di un maso in Val d’Ultimo.

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Photo © Francesca Turchi

2. Maso Gasserhof a Caines

Presso il Gasserhof a Caines abbiamo avuto il piacere di conoscere la contadina Waltraud (Wally per gli amici) che insieme al marito Thomas gestisce un maso frutticolo. L’agriturismo è circondato da meleti di Red Delicious e Golden Delicious e un piccolo ma rigoglioso campo dove Wally coltiva frutta e verdura per preparare i prodotti di qualità che portano il marchi Gallo Rosso. Tra questi confetture di frutta, conserve e sciroppi che vengono venduti al mercato del sabato a Merano e presso la piccola bottega del maso. Non ho saputo resistere a comprarne alcune da portare a casa!

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Photo © Francesca Turchi
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Photo © Francesca Turchi

3. Maso storico Ansitz Mairhof a Parcines

La visita all’Ansitz Mairhof è stata illuminante.
Col senno di poi, e dopo aver conosciuto più contadini e visitato più masi in Alto Adige, mi sento di affermare di aver compreso a fondo la passione, l’impegno e l’ospitalità dei contadini altoatesini nel portar avanti la tradizione del maso grazie a Matthias, il contadino del maso Mairhof a Parcines. Un maso storico con vitigni e frutteti che si è aperto all’ospitalità da meno di un anno e ha creato un agriturismo con servizi di altissima qualità, appartamenti belli e spaziosi dove il legno si sposa con elementi di design, spazi verdi e prodotti propri del maso. Un maso che ambisce ai 5 fiori Gallo Rosso e che io gli auguro per ciò che lui e la sua famiglia stanno realizzando e per ciò che mi ha trasmesso durante la nostra bella chiacchierata. In bocca al lupo, di cuore.

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Photo © Francesca Turchi

4. Maso Tholer a Lagundo

La visita al maso Tholerhof a Aschbach presso Rio Lagundo (4 fiori Gallo Rosso) ci ha regalato una bella esperienza ancor prima di arrivare a destinazione. Per raggiungere il maso, situato in mezzo alle montagne della Val Venosta, bisogna salire con la funivia che parte dalla stazione a Rablà e in 7 minuti consente di volare da 520 a 1350 metri d’altitudine. Una volta arrivati, il panorama che si apre davanti agli occhi è composto da infinite valli verdi con mucche al pascolo, le cime delle montagne dell’altro versante della valle, l’aria fresca e il silenzio.
È in questa splendida cornice che si trova il maso Tholer, situato a due passi da una piccola chiesetta sul cucuzzolo della montagna che sembra esser stata messa lì di proposito.

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Photo © Francesca Turchi

La contadina Elisabeth, insieme al marito, gestisce il maso di famiglia: un agriturismo con cavalli e allevamento di bestiame che offre la possibilità agli ospiti, ma anche a visitatori esterni, di fare escursioni a cavallo in montagna o semplicemente di andare a cavallo restando in maneggio. Un’esperienza che non volevo assolutamente perdere! La cavalcata in sella a Elfi, circondata dalle montagne, è un ricordo che conserverò nel cuore.

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Photo © Francesca Turchi

Durante la visita al maso la contadina ci ha portati nella vecchia abitazione in cui si trova l’antica cucina risalente a 300 anni fa e la stube in cui vengono organizzate delle merende con gli ospiti dell’agriturismo. Elisabeth ci ha inoltre raccontato che oltre all’allevamento la sua attività al maso comprende anche la coltivazione del grano per la produzione di pane fresco per gli ospiti e la coltivazione e vendita di abeti.

5. Maso osteria Raffeinhof

Il Raffeinhof è stato la ciliegina sulla torta di queste nostre vacanze alla scoperta dei masi altoatesini.
Si tratta di una delle 42 osterie contadine del Gallo Rosso dove mangiare e vivere un’esperienza gastronomica unica. È in questo pittoresco maso di montagna (Hofschank) con allevamento di bestiame, situato a Santa Valburga in Val d’Ultimo, che abbiamo consumato una delle cene più autentiche di sempre (intorno alle ore 18, lì si cena molto presto ricordatevelo!).

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Photo © Francesca Turchi

Raffeinhof è un posto di quelli che quando ci metti piede ti senti a casa, specialmente nelle due stube interamente in legno. La famiglia Kaserer ci ha accolti con i deliziosi piatti, elaborati secondo antiche tradizioni, realizzati coi prodotti e le carni del loro bestiame.

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Photo © Francesca Turchi

Abbiamo avuto l’onore e il piacere di assaggiare un’antica ricetta contadina che oggi difficilmente si trova nei menù delle osterie: il muas, latte cotto con farina incorporata. Buonissimo! E ancora altre specialità tipiche come i canederli (con speck e fegato di mucca), la frittata dolce kaiserschmarrn e il gulash di manzo. Il tutto accompagnato da succhi, acqua della fonte e vino Lagrein, autoctono dell’Alto Adige.

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Photo © Francesca Turchi

Ma la cosa che ricorderò per sempre di questa cena, e dei masi altoatesini, è la storia del contadino Franz e del camoscio Flocky. Una stupenda storia di amicizia e del legame che può esistere tra uomo e animale.
20 anni fa Franz ha salvato il piccolo camoscio che era caduto in un crepaccio. L’ha portato al suo maso, lo ha curato e infine riportato dall’altra parte della valle, dove l’aveva trovato. Da allora ogni anno, nel mese di settembre, Flokki attraversa la valle e torna da Frank insieme ai suoi piccoli.
Una storia, questa, che presto il contadino racconterà in un libro. Io non vedo l’ora di riascoltarla leggendola attraverso le sue parole.

Aggiornamento: noi siamo stati a cena al Raffeinhof il 12 settembre 2018, quando il contadino Franz ci ha raccontato questa storia. Il 27 settembre Flocky è tornato al maso per l’ultima volta. Proprio come il contadino ci aveva tristemente preannunciato: voleva morire “a casa”.

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Photo © Francesca Turchi

​Perché scegliere una vacanza in maso

Le vacanze nei masi altoatesini sanno davvero sorprendere, oltre che rigenerare.
Sono luoghi ricchi di tradizione e tante cose buone. In tutti i sensi.
Qui non ci si innamora solo degli stupendi paesaggi montani e del cibo genuino e di qualità ma anche dell’ospitalità contadina e delle innumerevoli attività che si possono svolgere o imparare nei masi Gallo Rosso: dalla raccolta delle mele nei meleti ai corsi di cucina tipica altoatesina a come si prepara il pane.

Le vacanze in maso in Trentino Alto Adige sono un tipo di esperienza vera, detox, sana e lontano da ciò che ci stressa durante l’anno. Perfetta in qualunque stagione dell’anno, non solo in estate.

Mappa dei masi in Alto Adige

Di seguito trovate la mappa con tutte le tappe della nostra vacanza in Alto Adige tra masi contadini, laghi e cascate naturali.

Voi avete mai vissuto l’esperienza delle vacanze in maso?
Se sì, raccontatemi nei commenti qui sotto. Altrimenti spero di avervi dato dei validi motivi per scegliere l’Alto Adige come meta delle vostre prossime vacanze.

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Francesca Turchihttps://www.travelstales.it/
Francesca Turchi è una travel blogger dal 2009 e da oltre 15 anni si occupa di comunicazione e creazione di contenuti per il web. Francesca è la fondatrice e la proprietaria di travelstales.it, uno dei blog di viaggi più seguiti in Italia. Francesca è una viaggiatrice esperta che ama saltare da una capitale europea all’altra, ha un debole per gli Stati Uniti e da quando ha visitato il Giappone si è follemente innamorata dell’Oriente. Sebbene abbia visitato il mondo in lungo e in largo, crede che nessun posto al mondo sia bello come la sua Toscana. Francesca ad oggi ha visitato 29 Stati in tutto il mondo.

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