Visitare il Castello Malaspina di Fosdinovo in Toscana

Diamo il via al mio progetto alla scoperta dei castelli più famosi in Toscana con il Castello Malaspina di Fosdinovo, un piccolo paese della provincia di Massa Carrara a 550 metri di altitudine intriso di misteri e leggende di fantasmi.

Il Castello Malaspina di Fosdinovo

Castello di Fosdinovo: un po’ di storia

La costruzione del Castello di Fosdinovo ebbe inizio nella seconda metà del XII secolo. Nel 1340 venne ufficialmente ceduto dai nobili di Fosdinovo a Spinetta Malaspina il quale, a sua volta, creò il marchesato di Fosdinovo. Il castello fu abitato dalla famiglia Malaspina dal XIV al XVIII secolo. Nel 1796 Fosdinovo venne liberata dai Giacobini che provvederono alla rimozione degli stemmi appartenenti alla famiglia Malaspina.

Il nome “Malaspina” deriva da una vecchia leggenda secondo la quale nel 540 d.C. il giovane nobile Accino Marzio vendicò la morte del padre uccidendo nel sonno il re dei Franchi, Teodoberto, trafiggendolo alla gola con una spina. Il grido del re “Ah! mala spina!” dette origine al motto del ducato Sum malaspina bonis malaspina malis. La leggenda è testimoniata da un grande dipinto collocato nella prima stanza visitabile del castello.

Castello Malaspina di Fosdinovo
Photo © Francesca Turchi

Castello di Fosdinovo: info per la visita

Oltre che una notevole importanza storica, il Castello di Fosdinovo riveste una grande importanza architettonica. Il Castello Malaspina ha una pianta quadrangolare con 4 torri rotonde e si compone di un bastione semicircolare, due cortili interni, giardini pensili, loggiati, corridoi di ronda sui tetti e una posizione strategica di difesa denominata “spuntone”.

Castello di Fosdinovo camminamento di ronda
Photo © Francesca Turchi

Anticamente, la fortezza di Fosdinovo era protetta da un ponte levatoio rimosso nel 1867. Oggi, attraversando la porta d’ingresso duecentesca, si percorrono delle scale dette “cordonate” poiché permettevano il passaggio di cavalieri a cavallo e si accede al piccolo cortile in stile romanico.

Castello di Fosdinovo terrazza
Photo © Francesca Turchi

Le stanze visitabili del Castello di Fosdinovo sono:

  • la sala d’ingresso ricca di armi e armature;
  • la sala da pranzo, con il grande camino 700esco e le ceramiche da farmacia del ‘600;
  • la sala del trono, con il forziere in ferro e in legno del 600, l’esposizione di chiavi antiche e di monete coniate dai Malaspina e il quadro con l’albero genealogico della famiglia;
  • la camera di Dante, la più antica torre di levante dove secondo la tradizione il famoso poeta dormì durante il suo periodo d’esilio;
  • il grande salone con innumerevoli dipinti presenti sulle pareti tra cui uno che testimonia l’amicizia tra Dante e i Malaspina;
  • la camera delle bifore;
  • la camera del trabocchetto;
  • la sala delle torture.
Castello di Fosdinovo Salone
Photo © Francesca Turchi

Castello di Fosdinovo: fantasma, storie e leggende

La parte della visita che mi ha affascinato di più, senza nulla togliere alle bellezze architettoniche del Castello di Fosdinovo, è stata quella relativa a trabocchetti, leggende e storie di fantasmi.

Quando siamo entrati nella sala del trono, dopo averci spiegato alcune curiosità, la guida ci ha detto di alzare lo sguardo verso il soffitto. Così abbiamo fatto e abbiamo visto una strana macchia di umidità. La guida allora ci ha raccontato una delle leggende più famose del castello, quella della giovane Bianca Maria Aloisia, figlia di Giacomo Malaspina e Oliva Grimaldi, nata albina e per tale ragione segregata nelle proprie stanze senza alcun contatto con l’esterno.

Bianca Maria, nonostante il suo isolamento, si innamorò del giovane figlio dello stalliere che vedeva dalla propria finestra. I genitori, contrari a quell’amore che era causa di vergogna e disonore per l’intera famiglia, decisero di assassinare il giovane stalliere e di rinchiudere in convento la figlia. Bianca Maria Aloisia, sapendo che nel caso in cui avesse preso i voti sarebbe diventata badessa e dunque sarebbe potuta tornare al castello, così fece e fu ricondotta dai propri familiari, i quali però la rinchiusero nelle prigioni. In seguito il padre decise che Bianca Maria fosse murata viva insieme ad un cane (simbolo di fedeltà verso il suo amato) e ad un cinghiale (simbolo di ribellione).

Pare, inoltre, che nella macchia di umidità nella sala del trono si riconosca una grande figura avvolta in un’aura chiara. Si distingue nitidamente una macchia bianca (il volto della bambina albina), una macchia nera che la avvolge, molto somigliante alle fattezze di un cane con un collarino più chiaro, una macchia molto grande e chiara sulla destra raffigurante un cinghiale, del quale si distinguono bene l’occhio e un orecchio, e infine un volto umano, proprio sotto al collare del cane, nel quale si scorgono occhi, naso, bocca, mento e corona (il re, padre di Bianca Maria).

Castello di Fosdinovo
Photo ed editing © Francesca Turchi

A confermare l’autenticità della storia, la guida ci ha raccontato che nel 1980 durante gli scavi effettuati per lavori di consolidamento del castello furono trovati resti di ossa risalenti al XVII secolo appartenenti ad una persona di circa sedici anni e a due animali.

Castello di Fosdinovo stanza delle torture
Photo © Francesca Turchi

Un’altra leggenda legata al Castello Malaspina di Fosdinovo racconta che nella camera del trabocchetto la marchesa Cristina Pallavicini, donna affascinante, malvagia e lussuriosa, moglie di Ippolito, eliminasse i suoi amanti facendoli cadere nella sottostante sala delle torture attraverso una botola situata ai piedi del suo letto.

Altra storia relativa alla marchesa Pallavicini è quella riguardante i dipinti realizzati da un pittore, amante della donna. Sapendo che come tutti gli altri amanti della marchesa sarebbe andato incontro alla morte una volta finito il suo lavoro, anziché disegnare degli angeli sul soffitto di uno dei salotti attigui al grande salone egli disegnò una grande antilope nera al centro del soffitto. L’antilope era disegnata in modo tale che le si vedessero sempre il posteriore e le corna: una chiara maledizione lanciata dal pittore alla Pallavicini.

Castello di Fosdinovo
Photo scattata nel 2009 © Francesca Turchi

Senza nulla togliere alle precedenti leggende, la storia di fantasmi che mi ha incuriosito più di tutte è stata quella del letto che respira e del pomello dal quale si sente il battito cardiaco.

Entrati in quella che era la camera a letto del marchese Ippolito, io e molte altre persone ci siamo avvicinate al letto e abbiamo visto che il letto era come rigonfio in superficie. La guida ci ha spiegato che questo era il letto nel quale era morto il marchese, ucciso avvelenato dal figlio. Dal momento della sua morte il letto è come se conservasse lo spirito del defunto: le lenzuola sono leggermente sopraelevate e, se toccate con leggerezza, si riesce a sentire una sorta di flusso d’aria che ricorda un respiro. Inoltre sembrerebbe che da ciascuno dei 4 pomelli del letto si sentano i battiti del cuore del marchese: gli ultimi 3 battiti simulanti l’aritmia cardiaca che portò l’uomo alla morte.

Castello di Fosdinovo
Photo © Francesca Turchi
Castello di Fosdinovo
Photo © Francesca Turchi

Castello di Fosdinovo: orari visite

Il castello è aperto al pubblico con visite guidate nei seguenti periodi e orari:

Orario estivo (1 maggio – 30 settembre)
Tutti i giorni esclusi i martedì non festivi: 11.00 – 12.00 – 16.00 – 17.00 – 18.00

Orario invernale (1 ottobre – 30 aprile)
sabato 15.00 – 16.00 – 17.00
domenica e festivi 11.00 – 12.00 – 15.00 – 16.00 – 17.00

Biglietti
Adulti: 8 euro, Bambini: 5 euro
Sconto famiglia (due genitori e un figlio): 20 euro

Come raggiungere il Castello Malaspina di Fosdinovo

Il Castello di Fosdinovo si trova in Lunigiana, in provincia di Massa-Carrara, arroccato a quota 550 metri s.l.m. nel cuore dell’omonimo paese medievale. Il castello è facilmente raggiungibile in auto:

  • Se arrivate da Nord: percorrete l’Autostrada del Sole A1 in direzione La Spezia – Parma, proseguite sull’autostrada A15 Cisa in direzione Livorno quindi sull’autostrada A12 uscendo a Massa-Carrara o Sarzana e procedete sulla strada provinciale verso Fosdinovo.
  • Se arrivate da Sud: percorrete l’Autostrada del Sole A1 in direzione Firenze, seguite verso Livorno sull’autostrada A11 e a Viareggio prendete in direzione Genova, proseguite sull’autostrada A12 uscendo a Massa-Carrara o Sarzana e procedete sulla strada provinciale verso Fosdinovo.

Castello Malaspina di Fosdinovo
Via Papiriana, Fosdinovo 54035, Massa Carrara
Tel. (+39) 0187 680013

vista panoramica sul borgo di Fosdinovo dal Castello Malaspina
Photo © Francesca Turchi

Infine, non tutti sanno che è possibile dormire nel Castello di Fosdinovo. Oltre ad essere aperto al pubblico come museo, la struttura oggi è adibita a dimora storica e, da fine aprile a fine ottobre, offre la possibilità di prenotare un soggiorno notturno e di dormire in una delle 8 camere del B&B situate nelle diverse ale del castello.

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Castello di Fosdinovo camera lorenzoni
Photo © Francesca Turchi

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Francesca Turchihttps://www.travelstales.it/
Francesca Turchi è una travel blogger dal 2009 e da oltre 15 anni si occupa di comunicazione e creazione di contenuti per il web. Francesca è la fondatrice e la proprietaria di travelstales.it, uno dei blog di viaggi più seguiti in Italia. Francesca è una viaggiatrice esperta che ama saltare da una capitale europea all’altra, ha un debole per gli Stati Uniti e da quando ha visitato il Giappone si è follemente innamorata dell’Oriente. Sebbene abbia visitato il mondo in lungo e in largo, crede che nessun posto al mondo sia bello come la sua Toscana. Francesca ad oggi ha visitato 29 Stati in tutto il mondo.

Commenti

  1. sono stato con la mia famiglia a befana al castello e in alcune foto di mio figlio sulle pareti del castello appare in due foto una scia co un volto di uomo con i baffi chè somiglia i modo impressionante a malaspina ho anche sentito per tre volte nel letto il suo respiro è stata una bella esperienza a presto saluti ciao a presto gabriella

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