Cosa vedere a Barcellona in 3 giorni

Nell’agosto del 2008 ho fatto una bellissima vacanza di 3 giorni a Barcellona con le mie amiche. Grazie ai voli Ryanair sono partita da Pisa con destinazione Barcellona Girona e, una volta arrivata in aeroporto, grazie al servizio di trasporti Barcelona Bus (i cui orari orari di partenza e di arrivo coincidono con gli arrivi e le partenze dei voli Ryanair) sono arrivata alla Estaciò d’Autobusos Barcelona Nord, la fermata principale degli autobus di Barcellona, nel centro di Barcellona.

Il mio albergo si trovava a poche centinaia di metri dalla Estaciò del nord, nel pieno centro della città catalana.

In questo articolo trovate l’itinerario che ho seguito alla scoperta di Barcellona in 3 giorni.

Barcellona in 3 giorni: itinerario di viaggio

Cosa vedere a Barcellona in 3 giorni – 1° giorno

Io e le mie compagne di viaggio ci siamo svegliate di buon ora, abbiamo fatto colazione nel bar che si trovava proprio sotto all’ostello nel quale alloggiavamo ordinando “café con leche”, ovvero il nostro caffè macchiato, e “cruasán”, un cornetto. Poi subito in marcia con cartina di Barcellona alla mano.

Ci siamo dirette verso la Sagrada Familia, una delle opera più belle realizzate da Gaudí. Questa opera “onnipotente” è l’emblema della catalogna. Dal 1882 ad oggi la costruzione della Sagrada è proseguita, senza un progetto definitivo lasciato dall’architetto. Purtroppo, infatti, le impalcature e le gru che la circondano rovinano la visuale del visitatore. Si dice in giro, però, che i lavori saranno ultimati nel 2025. Forse allora riusciremo a vederla e fotografarla in tutto il suo splendore!

Dalla Sagrada Familia ci siamo dirette verso un’altra opera firmata Gaudì, Casa Batlló, la stravagante e oserei dire spettacolare casa dell’artista, emblema del modernismo. La visita all’interno di Casa Batlló mi è piaciuta tantissimo e consiglio vivamente di andarla a visitare a tutti coloro che hanno intenzione di fare un viaggio a Barcellona.

Casa Batlló
Photo credits: www.casabatllo.es

Nel pomeriggio siamo passate di fronte alla Monumental, la seconda arena dei tori di Barcellona dopo l’Arena de Toros in Plaza Espana. Ovviamente siamo entrate! Il costo del biglietto si aggirava intorno alle 5 euro e abbiamo pensato che non è un’esperienza che si fa tutti i giorni entrare all’interno di un’arena nella quale solo 24 ore prima c’era stata una corrida.

Appena entrate, infatti, un signore molto gentile ci ha fatto da guida all’interno della grande arena: abbiamo visto la scuderia dei tori, in cui 4 o 5 bestioni stavano bivaccando; siamo entrate nell’arena deserta dove, ahimè, c’era un puzzo tremendo di sangue e alcune chiazze rosse sparse in qua e là; siamo passate lungo i corridoi attraverso i quali i toreri accedono all’arena e abbiamo persino visto la piccola cappella all’interno della quale questi ultimi vanno a pregare prima di ogni corrida.

Dopo la visita guidata siamo entrate nel museo dedicato alla storia della Monumental nel quale sono raccolte fotografie, documenti e soprattutto i vestiti dei matador.

AGGIORNAMENTO – non è più possibile visitare la Monumental se non durante il giorno della corrida.

Cosa vedere a Barcellona in 3 giorni – 2° giorno

la mattina ci siamo dirette verso l’Arc de Triomf e ci siamo fatte una bella passeggiata fino ad arrivare al Parc de la Ciutadella, un grande parco immerso nel verde, con fontane e laghetto, nella zona sud-est di Barcellona. Appena ci siamo accorte che c’era un ragazzo che noleggiava le barche a remi ci siamo precipitate a prenderne una e abbiamo trascorso mezzora a fare le giratine per il lago, facendo delle risate assurde.

plaza espana barcellona
Photo © Francesca Turchi

Poi abbiamo preso la metropolitana e siamo andate verso Plaça d’Espanya, una delle piazze più grandi di Barcellona, dove ho potuto ammirare un’altra opera molto affascinante a parer mio, il Dona i ocell di Mirò: una statua dalla forma a birillo che sfoggia le tinte più varie in una composizione quasi geometrica.

mirò barcellona
Photo © Francesca Turchi

Questa scultura grandiosa si trova dietro all’Arena de Toros. In una posizione del tutto strategica, tra Plaça de Espanya e la collina di Montjuic, si trova la famosa Fontana Magica, che regala uno spettacolo assolutamente da non perdere nelle ore serali.

Dopo la lunga girata, finalmente la sera ci siamo riposate un po’ e siamo andate in Plaça Catalunya all’Hard Rock Cafè Barcelona dove ho fatto tantissime fotografie: era infatti la prima volta che entravo in un Hard Rock e vedere così tanti “accessori” musicali appesi alle pareti mi ha fatto un certo effetto molto positivo ovviamente.

Cosa vedere a Barcellona in 3 giorni – 3° giorno

l’ultimo giorno non abbiamo potuto girare per Barcellona come invece avremmo voluto. Nel pomeriggio, infatti, avevamo il volo con destinazione Parigi Bouvais. La mattina, quindi, siamo andate in Plaça Catalunya dalla quale abbiamo proseguito per le famose Ramblas di Barcellona.

Photo © Francesca Turchi

Durante una vacanza a Barcellona una passeggiata lungo questo lungo viale che si sviluppa tra Plaça Catalunya e il porto, per una percorrenza di circa 2 km, è imperdibile sia per il suo affollamento di gente a passeggio che per i suoi personaggi caratteristici. Questo lungo viale nel centro di Barcellona, infatti, è animato da venditori di fiori, pittori, ritrattisti e artisti di strada che intrattengono il pubblico con i loro spettacolini e travestimenti esuberanti.

Alla fine della Rambla si trova il Museo de Cera de Barcelona, dove siamo entrate al costo di 10 euro ma, in tutta franchezza, non lo consiglio affatto! Le riproduzioni non sono molte e non sono ben realizzate. Inoltre non si possono fare fotografie. Posto nel quale consiglio di entrare invece è il Bosco delle Fate, un pub davvero carino.

Dopo la nostra piacevolissima passeggiata lungo le Rambla siamo arrivate al porto marittimo, famoso per la colonna di Cristoforo Colombo. Siamo state sul pontile a goderci il sole per un’oretta e poi ci siamo avviate verso la Estaciò del nord per riprendere l’autobus e tornare in aeroporto.

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Francesca Turchihttps://www.travelstales.it/
Francesca Turchi è una travel blogger dal 2009 e da oltre 15 anni si occupa di comunicazione e creazione di contenuti per il web. Francesca è la fondatrice e la proprietaria di travelstales.it, uno dei blog di viaggi più seguiti in Italia. Francesca è una viaggiatrice esperta che ama saltare da una capitale europea all’altra, ha un debole per gli Stati Uniti e da quando ha visitato il Giappone si è follemente innamorata dell’Oriente. Sebbene abbia visitato il mondo in lungo e in largo, crede che nessun posto al mondo sia bello come la sua Toscana. Francesca ad oggi ha visitato 29 Stati in tutto il mondo.

Commenti

    • Ciao Claudia, la mail a cui io ho mandato la conferma della mia prenotazione 2 anni fa è [email protected]. L’indirizzo l’ho trovato nella mia rubrica di posta, su internet non si trova. Il numero dell’ostello non lo so, mi spiace.
      Comunque, ripeto: la signora dell’ostello (se è ancora lei che lo gestisce) non parla nessuna lingua se non il catalano! Ciao

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